venerdì 30 luglio 2010

il risveglio del crinale

Credo chi sia difficile riuscire a raccontarsi con una uscita nei boschi…
…si rischia di essere banali o solo di addobbare per le feste un cesto di funghi

...ecco il mio racconto in un video il link http://www.mediafire.com/?fyu442ug8kbgjy8


Capita spesso che la passione alteri la percezione di rischio che si puo’ correre facendo le cose che più ci piacciono. Il mio menisco rotto mi supplicava di stare a riposo o almeno non fare sforzi eccessivi, ma il richiamo del bosco è troppo forte e quindi….decido di prendermi mezza giornata di ferie mercoledi 14 luglio, un paio di telefonate per sentire il mo compare ma purtroppo lui non riesce e come al solito vado da solo e per di piu’ il richiamo del crinale lassù mi decide la meta….il Cusna.
E’ ancora buio ma per arrivare in zona devo camminare ancora per un oretta, il ginocchio in salita non mi fa male e questo mi carica e piano piano mi avvicino al Cusna.
Inizia ad albeggiare, l’umidita’ dell’aria è condensata al suolo, il terreno è bagnatissimo, sento il profumo del bosco umido, una nebbiolina riflette tra i faggi il sole….sono a casa.


Alla prima aperta del faggio il cusna regna questa valle, qualche minuto lo dedico a lui e come non mai mi indica il posto facendomi trovare questi che altrimenti sarebbero rimasti li.



Il posto è ancora distante


mi aspetta ancora un po a piedi quindi mi incammino, arrivo finalmente in zona, come al solito decido di controllare una fungaia di rossi e come al solito mi aspetto di trovare qualcosa ma oggi no ma a un metro un qualcosa distrae la mia attenzione, caspita è un estatino e sono a 1700 mt



Ma mi devo abbassare un po.
Il primo rosso in questa zona l’ho trovato verso le 7.20, bellissimo. E’ giornata dai, un paio praticamente lungo il sentiero e per di piu’ per una foto scattata e adesso un bel rosso….continuo



Pero’ trovare i rossi mi emoziona sempre, sono davvero magnifici, con questo ci ho parlato.




E’ proprio vero che spesso nascono negli stessi posti, sotto questo faggio ogni anno è li, sempre li


Eccolo, l’incontro con una persona, lui veniva dal basso, due parole stiracchiate, l’accento non mente è uno del posto, un montanaro: Io….Si trova qualcosa? Lui…Non c’è nulla Io…vedo vedo, dicono che se ne trova molti ai castagni Lui…si si li si trovano Io…salve Lui…niente
L’incontro è stato fortunato perché appena ci siamo lasciati qualcosa che non mente!! Rosso straordinario



Un boleto straordinario raggiunto dai primi raggi del sole immerso nel faggio



traditori




L’estatino è un fungo che io faccio fatica a capire, non che capisca molto in generale di funghi ma di questo ancor meno, il Gava mi ha provato a spiegare un po, mi ha detto di guardare nei posti assolati, un po ripidi e con poche foglie io l’ho preso alla lettera e nel passaggio mi sono soffermato su questi faggi straordinari dove vivono su un terreno sassoso beh questo per me è un capolavoro della natura


Allora mi è venuto in mente di visitare qualche prato di altura per vedere se qualche estatino aveva messo fuori il naso, il passaggio verso i prati è stato intervallato da magnifici faggi questi per me i veri monumenti del bosco.



Il mirtillo è stupendo, il verde intenso, il profumo e volte i frutti ma non quelli della pianta tingono di rosso


un altro rosso



Arrivo sui prati ora devo decidere dove andare anche perché non posso rientrare a sera, quindi decido di visitare direttamente quei 3 o 4 posti che in certe annate mi hanno regalato soddisfazioni, uno è questo


Il fungo nell’erba per me è spettacolare quando poi ci si capita sopra ancor di piu’


Altro capolavoro della natura....ci sono rimasto 40minuti buoni





Di ritorno ai prati, alla pozza dove cinghiali, caprioli, cavalli….si abbeverano, io passo sempre di qui


e un saluto al cusna...nascosto

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